La voce della Costituzione dalla “Mansarda Pertini”

[…] c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie: son tutti sfociati qui negli articoli. Piero Calamandrei

Partendo da questo frase, riteniamo sia giusto ripercorrere articolo per articolo la lunga storia della nostra Costituzione. Siamo andati a Casa Pertini-Voltolina grazie all’insostituibile Ivan Drogo-Inglese che ha fatto diventare realtà il sogno di Mario Almerighi, quello di riportare a nuova vita un simbolo per la nostra associazione, la casa con vista sul Quirinale dove il Presidente degli Italiani ha vissuto il suo settenato. Abbiamo letto lì gli articoli dei principi fondamentali e qualche altro del corpo della legge fondamentale dello Stato per sottolinearne l’attualità. Lo abbiamo fatto grazie agli attori della compagnia Estella con Valeria Almerighi, Federico Brugnone e Desy Gialuz. Per ricordare a tutti i valori della nostra Repubblica democratica.

I video sono stati registrati a Roma a Casa Pertini-Voltolina da Valeria Almerighi, Federico Brugnone e Desy Gialuz della Associazione ESTELLA. Grazie a Ivan Drogo Inglese per aver messo a disposizione quella che è stata la casa del “Presidente più amato dagli italiani” per questa iniziativa.

Articolo 1: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Articolo 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Articolo 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Articolo 4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Articolo 5: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

Articolo 9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Articolo 10: L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici

Articolo 11: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Articolo 21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Articolo 48: Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.

Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.

La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.

Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

Articolo 87: Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale.

Può inviare messaggi alle Camere.

Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.

Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.

Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.

Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.

Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.

Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere.

Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.

Presiede il Consiglio superiore della magistratura.

Può concedere grazia e commutare le pene.

Conferisce le onorificenze della Repubblica.

Articolo 102: Il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi.

La Corte dei conti ha giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge.

I tribunali militari in tempo di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge. In tempo di pace hanno giurisdizione soltanto per i reati militari commessi da appartenenti alle Forze armate.

CASA PERTINI-VOLTOLINA: Per le visite https://www.casapertinivoltolina.it/

Per la nostra Gaza

Vogliamo far sentire la nostra voce in adesione e sostegno dello sciopero indetto per la data di oggi, venerdì 3 ottobre 2025, come tanti altri hanno fatto e faranno, per prendere posizione sulla spaventosa situazione della Striscia di Gaza.
Non lo Stato di Israele ma lo spietato governo Netanyahu sta compiendo ogni giorno stragi deliberate contro persone inermi tra le quali un numero insopportabile di bambini – innocenti per definizione – ben oltre le necessità di risposta armata ai terroristi di Hamas e alla orrenda strage del 7 ottobre 2023. Vengono uccise persone in attesa di ricevere aiuti alimentari, vengono mitragliati senza alcuna giustificazione anziani, donne e bambini indifesi. La dottoressa australiana Nada Abu Alrud dall’ospedale di Gaza City, solo l’ultima di un’infinita lista di testimonianze oculari da parte di operatori sanitari e umanitari pervenute in questi mesi, ha riportato che il 70/80 per cento di chi arriva in ospedale (dove manca tutto quello che sarebbe necessario) è costituito da bambini. 
Un rapporto della Commissione Internazionale Indipendente d’inchiesta dell’ONU sui territori palestinesi occupati ha stabilito che nella Striscia di Gaza è in corso un genocidio. 
L’accusa si fonda sulla “Convenzione sul Genocidio” adottata dall’ONU nel 1948, dopo la Shoa, che definisce il genocidio come “crimini commessi con l’intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, in quanto tale”. 
E’ incredibile che proprio lo stato che è espressione della cultura ebraica e che ha accolto dopo la guerra chi era scampato al genocidio da parte del nazisti, oggi per mano dei suoi governanti attui una politica criminale, con metodi inumani, contro chi avrebbe pieno diritto di vivere nella terra che gli è stata assegnata.
Ma è ancora più incredibile, e assolutamente inaccettabile, l’inerzia della cosiddetta comunità internazionale che, salvo eccezioni, assiste passivamente a tutto questo, non intervenendo su Israele per ottenere che le stragi cessino e non pronunciando nessuna chiara parola di condanna. In questo modo sia gli Stati Uniti che l’Unione Europea finiscono per rendersi complici del genocidio. Per quelli che, come noi, si riconoscono nella cultura politica dell’occidente e nei suoi diritti fondamentali questo tradimento dei valori stabiliti nelle costituzioni europee, soprattutto del secondo dopoguerra, è doloroso e spiazzante oltre che inspiegabile. Tanto più che Israele è sempre stato considerato parte dell’occidente, anzi dell’Europa.
Le manifestazioni di piazza del 22 settembre, senza etichette politiche e con l’adesione spontanea di tanti cittadini, possono forse segnare un risveglio della coscienza civile nel nostro paese e possono finalmente far capire al governo e alla sua presidente che sta montando il disgusto per il silenzio complice sul genocidio, per l’opportunistico appiattimento sulla posizione di Trump, per il disinteresse per il destino dei cittadini di Gaza. 
La nostra associazione si unisce ai tanti che chiedono che tornino a farsi valere la solidarietà umana, la pietà per i morti, per gli affamati, per i bambini di Gaza, e che il governo israeliano sia messo di fronte alle sue responsabilità. 
Sappiamo bene che la nostra voce è poca cosa, ma sappiamo anche che ogni giorno cresce il numero di coloro che manifestano la loro indignazione per le quotidiane stragi, e che così mettono in mora la passività e la mancanza di iniziativa dei nostri governanti.
Vogliamo inoltre esprimere la nostra enorme riconoscenza e solidarietà verso la Global Sumud Flotilla, che in queste settimane ha subito attacchi altrettanto vergognosi e insostenibili, da parte di un governo che si autodefinisce democratico e che al contempo uccide medici, giornalisti e operatori sanitari, destabilizzando agli occhi dell’umanità intera il concetto stesso della parola democrazia.
I nostri governi cosiddetti democratici non possono non ascoltare il grido dei popoli che dovrebbero rappresentare e che sono ormai esausti ed esasperati di fronte a questo orrore.